Il solare termico è una tecnologia usata da molto tempo
(fin dagli inizi dell’800) per la produzione di acqua
calda sfruttando l'energia termica di irradiazione solare.
Le principali applicazioni di tali impianti sono:
- Produzione acqua calda
- Riscaldamento domestico
Perché installare un impianto
ad uso sanitario ACS
Attraverso l’energia solare possiamo supplire all’85-90%
del bisogno pro capite di acqua per utilizzo sanitario domestico,
ovvero per lavarci e lavare indumenti e stoviglie (gli elettrodomestici
dell’ultima generazione prevedono la possibilità
di utilizzare acqua preriscaldata).
Calcolare il risparmio annuale derivante dall’utilizzo
di un impianto solare per il riscaldamento dell’acqua
ad uso sanitario non è immediato essendoci in gioco
diversi fattori tra cui alcuni (esempio le abitudini individuali)
molto variabili; volendo affrontare un discorso “di
massima” è possibile però stimare un risparmio
pari a circa 170-220 m3 annui pro capite, includendo in tale
stima anche il risparmio derivante dal completo spegnimento
della caldaia, fiamma pilota compresa, per il periodo tra
aprile ed ottobre.
Tale risparmio, per una famiglia di 4 persone con un impianto
a gas metano, si traduce in un risparmio effettivo pari a
210–270 euro all’anno, al netto di effetti sostanziali
quali l’inflazione ed il consueto rincaro del prezzo
del gas medesimo.
A tale stima non è possibile non aggiungere, anche
se difficilmente quantificabile in termini economici, il generale
beneficio ambientale derivante dalla mancata emissione pari
a circa 1000-1500 kg di Co2.
Perché installare un impianto per il riscaldamento
domestico?
Le attuali tecnologie permettono di ottenere una copertura
del fabbisogno energetico per riscaldamento domestico anche
pari al 60%, ma occorre fare qualche necessaria premessa.
· Un impianto solare termico per il riscaldamento domestico
si abbina tipicamente ad un impianto di riscaldamento funzionante
a bassa temperatura, cioè un impianto costituito da
pannelli radianti sottopavimento o a parete; ciò è
dovuto al fatto che l’acqua è scaldata attraverso
i pannelli solari ad una temperatura di circa 40-50 gradi
centigradi. Alimentare attraverso un impianto solare di medie
dimensioni un normale impianto di riscaldamento a termosifoni
significa poter ottenere un risparmio potenziale pari a “solo”
il 20-30%. I pannelli solari consigliati per questo tipo di
applicazione sono del tipo “sotto vuoto” per assicurare
un buon rendimento anche nei periodi invernali;
· Occorrono circa 9 metri quadri di pannelli solari
per ogni 150mq di superficie da riscaldare;
· Occorre poter installare serbatoi di grandi dimensioni
(1500-2000 litri circa)
· Occorre disporre di un’abitazione ben coibentata.
Ciò premesso è verosimile fissare il costo indicativo
di un impianto solare per il riscaldamento domestico di circa
150 metri quadri di abitazione attorno ai 9'000 Euro, tale
costo comprende i pannelli solari ed il serbatoio di 2000
litri; il risparmio stimato in presenza delle condizioni di
cui sopra si aggira attorno al 60%.
Anche in questo caso sono attualmente disponibili dei contributi
a livello regionale e la possibilità di ottenere uno
sgravio sull’IRPEF pari al 36% sul costo dell'impianto.
Per saperne di piu’ o avere un preventivo inviare la
richiesta dal seguente form contattaci.
Vantaggi ambientali
Oltre ai potenziali vantaggi economici di cui abbiamo già
trattato, non bisogna omettere i sostanziali vantaggi ambientali
che la diffusione di tali impianti produrrebbe.
Per quantificare tali vantaggi è possibile valutare
la quantità di diossido di carbonio (CO2) emessa nell’atmosfera
dai diversi modi comunemente utilizzati per produrre acqua
calda (scaldabagno elettrico, caldaia a metano, pannelli solari).
Per inciso è utile ricordare che il diossido di carbonio
e’ ritenuto una delle cause dell’eccessivo surriscaldamento
del pianeta terra.
Per produrre l’acqua calda necessaria al proprio fabbisogno,
una famiglia di 4 persone con uno scaldabagno elettrico utilizza
circa 7,7kWh elettrici al giorno. Per produrre 1kWh con una
centrale termoelettrica si emettono circa 0,7kg di CO2, uno
scaldabagno è, quindi, responsabile di circa 5,4 kg
di CO2 ogni giorno.
Una caldaia a metano, invece, utilizza circa 0,9 metri cubi
di combustibile al giorno per famiglia. Poichè nella
combustione di metano si producono circa 1,96kg di CO2 ogni
metro cubo, l’emissione giornaliera è pari a
1.77kg di CO2.
Con i pannelli solari non si ha nessuna emissione di CO2 né
di altri inquinanti atmosferici come le polveri, gli ossidi
di azoto e ossidi di zolfo.
In ogni caso i pannelli possono essere usati anche ad integrazione
della caldaia gas o dello scaldabagno con riduzioni delle
emissioni del 60%.
Di seguito viene riportata una tabella riassuntiva di tre
diversi sistemi usati per riscaldare l’acqua insieme
ai loro consumi e le loro emissioni di diossido di carbonio
nell’atmosfera:
Dispositivo Fonte di energia Emissioni di CO2 (kg/anno)
Scaldabagno Energia elettrica 2800 kWh/anno 1970
Boiler a gas Metano 328 mc 646
Pannello solare Sole 0
Pagina 1 - 2
continua...
|