IL FOTOVOLTAICO PER RISPARMIARE
E TUTELARE
I sistemi fotovoltaici sono impianti che consentono
di produrre energia elettrica sfruttando l'irraggiamento
solare.
L’effetto fotoelettrico
si realizza all’interno di alcuni materiali opportunamente
trattati (es. silicio) nel momento in cui essi vengono colpiti
dalle radiazioni solari, ed il risultato fisico di tale
effetto è la produzione di energia elettrica.
Il dispositivo elementare di un impianto fotovoltaico
per la produzione di energia elettrica è la “cella
solare”, una serie di celle collegate costituiscono
un “modulo fotovoltaico”.
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La potenza dei moduli fotovoltaici si misura in Wp (Watt di
picco) che è pari alla potenza erogata dai moduli in
condizioni standard alla temperatura ambiente di 25°C e
in presenza di una radiazione solare che sia di 1kW per metro
quadro in una giornata serena a mezzogiorno. |
La corrente prodotta da un'impianto fotovoltaico e continua;
granzie ad un dispositivo chiamato INVERTER,
essa viene trasformata in alternata. |
Esistono due tipi di impianto fotovoltaico:
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Grid Connected ( visualizza
schema)
Impianto
a moduli fotovoltaici con connessione al Gestore di
rete locale
Questi tipi di impianti solari fotovoltaici producono
corrente elettrica che viene immessa, una volta convertita
in corrente alternata, nella rete Enel, per essere usata
da qualsiasi altro utente. Questo avviene attraverso
un contatore speciale installato dall'Enel. La soluzione
“grid connected” consente di cedere alla
rete il surplus di energia prodotta e di assorbirne
in caso di necesstà.
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Stand Alone
Impianto a moduli fotovoltaici
per utenze isolate
Questo tipo di impianti solari fotovoltaici produce
energia, che viene utilizzata per caricare delle
batterie, tipicamente a 12-24 Volt, tale energia
sarà, poi, utilizzata nel momento di utilità.
Normalmente questo tipo di impianto è utilizzato
laddove il gestore (Enel) non arriva con le proprie
linee, in particolare per località molto isolate.
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Vantaggi Ambientali
I sistemi fotovoltaici non producono emissioni di nessun tipo
e durante la fase di esercizio non emettono gas aventi effetto
serra. La produzione di un kWh di energia elettrica da fonte
solare, se confrontata con pari produzione energetica da fonti
fossili, consente di evitare l’emissione in atmosfera
di 0,53 kg di anidride carbonica che e’ uno tra i principali
gas responsabili dell’effetto serra, ma le stesse considerazioni
possono essere ripetute per le altre tipologie di inquinanti.
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Se la produzione di energia da fonte
fotovoltaica presenta un impatto sull’ambiente molto
basso, e che è limitato agli aspetti di occupazione
del territorio o di impatto visivo, la fase di produzione
dei pannelli fotovoltaici comporta un certo consumo energetico
e l’uso di prodotti chimici. Va considerato però
che la maggior parte delle aziende produttrici di componenti
fotovoltaici è certificata ISO14000, quindi impegnata
a recuperare e riciclare tutti i propri effluenti e residui
industriali sotto un attento controllo. Nella fase di dismissione
dell’impianto, i materiali di base quali l’alluminio,
il silicio, o il vetro, possono essere riciclati e riutilizzati
sotto altre fonti. |
Per quanto riguarda il
consumo energetico necessario alla produzione di pannelli,
quello che viene chiamato energy pay back time, ovvero il
tempo richiesto dall’impianto per produrre altrettanta
energia di quanta ne sia necessaria durante le fasi della
loro produzione industriale, è sceso drasticamente
negli ultimi anni ed è pari attualmente a circa 3 anni.
Per i moduli in film sottile, l’energy pay back time
scende addirittura a un anno. Questo significa che, considerando
una vita utile dei pannelli fotovoltaici di circa 30 anni,
per i rimanenti 29 anni l’impianto produrrà energia
pulita. |
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